Primo viaggio in India

Carissimi amici della Fondazione,
il nostro viaggio in India ci ha dato la possibilità di conoscere da vicino la realtà in cui vivono tanti bambini poveri, che si nutrono solo di riso, patate e carote, che devono raggiungere pozzi lontani per procurarsi l’acqua potabile, che non hanno vestiti e girano scalzi per le strade di campagna. Ci sono, poi, tanti bambini che non hanno una famiglia.

Abbiamo visitato tredici missioni dei salesiani. I missionari sono un grande dono di Dio perché raccolgono i bambini abbandonati e quelli che si trovano in difficoltà per educarli e curarli con tanto amore.

Le case in cui vivono le famiglie che abbiamo visitato nei villaggi sono costruite con strisce di legno e materiale riciclato, della dimensione di circa otto metri quadrati (il letto, sul quale dormono insieme tutti i componenti della famiglia, occupa già “metà appartamento”). A Calcutta la casa di tanti è un piccolo “spazio” sotto un albero con quattro pali e una coperta come tetto, una casa completamente aperta, senza protezioni. Abbiamo visto persone frugare nelle montagne di rifiuti per cercare qualcosa da mangiare.

Bambini anche piccolissimi girano per strada da soli e trasportano grandi pesi sulle spalle o sulla testa percorrendo chilometri a piedi, anche in salite ripide. Non tutti i bambini frequentano la scuola perché lavorano nei campi o come “spaccapietre” e sono lavori davvero molto pesanti per queste piccole creature.

Abbiamo dato il via alla costruzione dei pozzi e della “Rosangela Home”, la casa che accoglierà i bambini orfani del villaggio di Mawroh e dei villaggi limitrofi. Ci sono già otto bambine orfane che aspettano di essere ospitate nella casa di accoglienza.

Con questo viaggio ci siamo resi conto davvero che tanti bambini hanno bisogno di essere aiutati a vivere con dignità. Per adottare un bambino a distanza bastano solo €. 156,00, meno di 50 centesimi al giorno. Vi assicuriamo che anche con un solo euro si può salvare la vita di un bambino.

Dopo aver toccato con mano, siamo ancora più convinti che ciascuno di noi è un dono prezioso per la Fondazione, perché contribuisce a migliorare la vita di tanti bambini che aspettano di ricevere un po’ del nostro Amore.

Le foto e i filmini che seguono sono la testimonianza di ciò che abbiamo vissuto nei giorni in cui siamo stati in India. In ogni missione visitata siamo stati accolti con feste e doni costruiti con le mani dei bambini.

I bimbi hanno cantato e danzato per noi ed erano felici di farlo, perché con il contatto e la relazione umana si sono sentiti amati e per loro è un onore potersi esibire per i benefattori, ai quali anche i missionari sono molto riconoscenti. Nelle scuole di Don Bosco ragazzi e bambini sono seguiti con amore e dedizione, imparano a studiare, a lavorare per procurarsi il cibo, ad amare la natura, a divertirsi e a pregare. Ma ce ne sono molti che non frequentano le scuole. I bambini soli che abbiamo incontrato per le strade sono davvero tanti, li abbiamo coccolati, accarezzati, abbracciati, baciati; ci hanno donato migliaia di sorrisi ed erano felici di farsi fotografare e di ricevere in dono le caramelle. Li abbiamo visti giocare con i rami degli alberi e con carretti costruiti a mano . Nei loro occhi abbiamo visto la gioia di vivere che è racchiusa nel loro cuore, una gioia vera anche se segnata dalla povertà, una povertà umile; vivono alla giornata, sono davvero liberi, non hanno paura di perdere nulla, perché non hanno nulla di materiale, ma hanno tanto amore da donare.

Questo viaggio ci ha dato una grande lezione di vita ed ora… auguriamo anche a voi buon viaggio!

Angela, Gino, Michela e Pietro